Il Sentiero della Formina è un percorso tra storia e natura che ripercorre a ritroso, da Narni a Sant’Urbano, il tracciato dell’antico Acquedotto Romano della Formina su una via probabilmente percorsa da Francesco che spesso soleva trovare pace nello Speco di Sant’Urbano.

L’antico sentiero della Formina.

Il sentiero ha inizio nel luogo in cui l’acquedotto entrava a Narni – nei pressi della Chiesa Santa Margherita alla fine di via Cocceio Nerva. Da lì ci si dirige verso l’ex convento dei Cappuccini Nuovi, trasformato oggi in una villa moresca e, superato il cancello di entrata si va a valle lungo il perimetro del muro per prendere il sentiero.

A 2,7 chilometri dalla partenza si giunge allo splendido Ponte Cardona – nei pressi del Centro Geografico d’Italia – percorrendo un sentiero da dove si incontrano le bocchette e i pozzi di accesso all’acquedotto.

A 3,9 chilometri superate alcune rocce e una mulattiera che taglia il tracciato, si arriva alla provinciale Narni – S. Urbano (SP20) da prendere verso destra.

A 4,3 chilometri si incontra il ponte vecchio e a 4,9 chilometri si incontra il Ponte Nuovo.

A 6,9 chilometri – 50 metri prima del segnale del sesto chilometro della strada provinciale – si scende sulla sinistra per un viottolo in un campo da cui ci si inoltra di nuovo nel bosco per riprendere il sentiero sul lato opposto.

A 7,2 chilometri, usciti dal bosco e superata una sbarra posta per evitare il transito dei mezzi, si entra in un campo con olivi e un pozzo.

A circa 7,5 chilometri è visibile la struttura che protegge l’uscita del condotto dal traforo di monte Ippolito – da qui, salendo sulla prima strada bianca verso sinistra si giunge in un prato con querce secolari.

A 7,8 chilometri si giunge alla strada asfaltata e si gira a destra, dopo 80 metri si scende su una mulattiera nel bosco.

A 8,4 chilometri al primo bivio si prende a destra fino a un fosso dove c’è l’ingresso del traforo di monte Ippolito. Seguendo la strada si giunge a un bivio con strada che sale sulla destra.

A 8,8 chilometri si giunge in loc. I Simeoni e il sentiero continua, passati 150 metri si imbocca una strada che scende sulla destra.

A 9,1 chilometri una grande quercia segna il posto di uno dei pozzi dell’acquedotto e a 9,6 chilometri si intercetta una strada bianca che va seguita sulla sinistra.

A 10,8 chilometri si passa sul ponte Pennina – ultimo dei 4 ponti – e si volta a sinistra prima della vecchia stazione di pompaggio del paese di Itieli.

A 11,2 chilometri si giunge a un campo da dove, nella parte opposta, si imboacca una via campestre in salita  e a 11,4 chilometri c’è l’uscita della galleria di San Biagio;

A 11,6 chilometri si raggiungere la strada comunale di Castelvecchio e a 12,2 chilometri, dopo un passaggio su uno sterrato e un piccolo bosco si trova un fosso da seguire sul bordo destra.

A 12,4 chilometri si incrocia una stradina campestre che porta su un oliveto e a 12,5 chilometri si trovano le opere di presa dell’acquedotto ora utilizzato per alimentare la soprastante Sant’ Urbano;

A 13,1 chilometri si raggiunge, dopo una ripida salita, proprio la frazione che custodisce la fonte dell’acquedotto.

Cosa fare a Narni.

Scopri le proposte di itinerari, sentieri e cammini a Narni e nel suo territorio:

O scopri cosa fare e cosa vedere a Narni:

Tel. +39 351 2385302 / 800 266 300 narni@archeoares.com

Comune di Narni

Piazza dei Priori, 1 – 05035 Narni (TR)

Tel. 0744.7471 Fax 0744.715270

P.IVA 00178930558 IBAN IT40G0631572711000080000325

Posta certificata: comune.narni@postacert.umbria.it