Narni, nel corso della sua plurimillenaria storia, è ricordata per aver dato i natali a diverse e importanti personalità di ogni epoca.

I personaggi illustri di Narni.

Nequinum, Narnia e poi Narni, tre nomi per una città che, nel corso dei secoli, ha visto nascere nel suo territorio alcuni importanti personaggi della storia d’Italia.

L'imperatore Cocceio Nerva.

Cocceio Nerva (31-98) fu uomo politico di grande virtù, valente giurista e imperatore per un breve lasso di tempo. 

Alla morte di Domiziano nel 96, Nerva fu acclamato imperatore in Senato da tutte le classi concordi sul suo nome. 

Le loro speranze non andarono deluse: infatti, secondo Tacito, nel suo breve regno fuse le idee di impero, libertà e pace, dando inizio a un secolo poi considerato d’oro.

Appena eletto, fece cessare le persecuzioni contro i cristiani, consentì agli esiliati di rientrare a Roma, abolì i processi di lesa maestà, reintegrò il Senato nelle sue prerogative, prodigò le sue terre e i denari per soccorrere i poveri. Ciononostante, fu molto duro contro i delatori.

Durante il suo regno, breve ma significativo, apportò un grande cambiamento: quello del principato adottivo. Questa riforma prevedeva che l’imperatore in carica in quel momento dovesse decidere, prima della sua morte, il suo successore all’interno del Senato; questo faceva sì che i senatori venissero responsabilizzati. 

Nerva scelse Marco Ulpio Traiano, generale delle legioni a difesa del confine renano, il quale alla sua morte, dopo due anni di impero, ne ereditò la mitezza e la prudenza.

Il capitano di ventura Erasmo da Narni detto Il Gattamelata.

Erasmo da Narni (Narni 1370 – Padova 1443) nacque a Narni e divenne, nel medioevo, uno dei capitani di ventura più acclamati d’Italia.

Seguì ancora giovane la sua inclinazione all’arte militare e lo spirito dell’avventura. Educato alla scuola di Braccio da Montone, fu poi al servizio del papa Martino V fino al 1434. Nel 1435 passò al servizio della Repubblica di Venezia che guidò nella guerra contro i Visconti e nel 1439 divenne capitano generale della Serenissima. 

Alla sua morte fu sepolto nella basilica di Sant’Antonio a Padova, dove in sua memoria venne eretta la celebre statua equestre di Donatello, che è fra le più belle sculture del Rinascimento.

Il cardinale Berardo Eroli.

Il Berardo Eroli (1409 – 1479) nacque da Ludovico dei marchesi Eroli di Narni. 

Si laureò in giurisprudenza. Il 13 novembre 1448 venne eletto alla sede vescovile di Spoleto, e più tardi divenne cardinale per l’Umbria. 

Fece erigere il convento e la chiesa di San Girolamo in cui fece realizzare il capolavoro dell’Incoronazione della Vergine da Domenico Ghirlandaio – oggi nella pinacoteca di Palazzo Eroli – inoltre donò il coro ligneo che oggi è posto nell’abside della Cattedrale di San Giovenale.

Galeotto Marzio.

Galeotto Marzio (1427-1497) nacque a Narni dalla nobile famiglia dei Marzi, la cui torre abitazione si può ancora oggi ammirare in via Mazzini. 

Fu umanista, medico, astronomo e filosofo. Dopo aver studiato a Ferrara fu chiamato a soli 23 anni a insegnare lettere all’università di Padova e più tardi a quella di Bologna. Invitato dagli umanisti ungheresi Janus Pannonius e János Vitéz, si trasferì alla corte del Re Mattia Corvino in Ungheria, accolto come amico e consigliere. 

Per le nuove dottrine che tentò di affermare fu accusato di eresia e processato dall’inquisizione veneta, ma non condannato grazie alla sua grande amicizia con Lorenzo il Magnifico e con il re Mattia Corvino ai quali dedicò anche dei libri.

Il cardinale Giuseppe Sacripante.

Giuseppe Sacripante (1642-1727) fu valente giurista, di grande impegno e di grande virtù; fu onorato della stima e della fiducia dei Sommi Pontefici che ressero la chiesa nella seconda metà del seicento e gli affidarono importanti uffici chiamandolo a far parte di diverse Congregazioni. 

Istituì un ospizio per i giovani, affidandolo ai Padri Scolopi e uno per le ragazze, affidandolo alle Maestre Pie Venerini. 

Patrocinò il culto della Beata Lucia e fece costruire nella Cattedrale la ricca cappella a lei dedicata.

Caterina Franceschi Ferrucci.

Caterina Franceschi Ferrucci (1803-1887) fu una finissima letterata narnese apprezzata persino da Leopardi e Gioberti. 

È stata la prima donna ad entrare nella famosa Accademia “Della Crusca” di Firenze.

Giovanni Eroli.

Giovanni Eroli (1813 – 1904) nacque da Francesco dei marchesi Eroli di Narni e Luisa Tani di Cannara. 

Studiò nel seminario-convitto di Senigallia, dove rimase per diversi anni, godendovi della paterna e affettuosa protezione del vescovo di quella città, cardinale Sceberras-Testaferrata. Li gli fu condiscepolo Gioacchino Pecci, il futuro papa Leone XIII, che da papa lo insignirà di una medaglia d’oro per meriti culturali. Dedicò molti studi alla sua città e grazie ai suoi libri (Le chiese di Narni, La Miscellanea storica narnese) la fece conoscere in Italia e all’estero.

Fu il primo direttore della Biblioteca di Narni che oggi gli è dedicata.

Altri illustri narnesi.

Altri personaggi illustri sono:

  • la Beata Lucia Broccadelli (1476-1544);
  • Antonio Mancini (1852-1930) pittore del XIX secolo che amava ritratti e autoritratti. Nel 1920 la Biennale di Venezia dedicò una mostra alla sua arte. Morì nel 1930.

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